Un libro a settimana: La pace del cuore di di J.Philippe
16. L’inquietudine di fronte a decisioni da prendere (prima parte).
Esaminiamo ora un’ultima ragione, che ci fa perdere ogni tanto la pace, cioè il turbamento della coscienza che può attanagliarci quando dobbiamo prendere delle decisioni. Abbiamo paura che quanto decidiamo possa avere delle spiacevoli conseguenze, temiamo di non fare la volontà del Signore e altre cose simili. Tali situazioni possono essere molto penose. L’atteggiamento generale di abbandono e di fiducia di cui abbiamo parlato, quel rimettere tutto nelle mani di Dio, che fa sì che non « drammatizziamo » mai nulla (neanche le conseguenze che possono avere i nostri errori!), sarà molto utile in queste situazioni di incertezza.
Vorremmo tuttavia fare qualche precisazione che potrà essere di aiuto per chi deve prendere delle decisioni. La prima cosa da dire è che uno degli errori da evitare, di fronte a una decisione importante, è quello della fretta eccessiva e della precipitazione. Una certa lentezza è spesso necessaria al fine di considerare meglio le cose e lasciare il nostro cuore orientarsi tranquillamente e dolcemente verso una buona soluzione. San Vincenzo de’ Paoli prendeva le decisioni inerenti ai problemi che gli si presentavano solo dopo ponderate riflessioni (e soprattutto preghiere!), al punto che quanti lo circondavano lo trovavano troppo lento a decidere. Ma l’albero si giudica dai frutti!
Prima di prendere una decisione, bisogna fare tutto il possibile per vedere le cose chiaramente e non decidere in modo frettoloso. Occorre analizzare la situazione e i suoi differenti aspetti, considerare attentamente le nostre motivazioni, per poter decidere con cuore puro e non in funzione del nostro interesse proprio, pregare per chiedere l’illuminazione dello Spirito santo e la grazia di agire in conformità alla volontà di Dio, e semmai, infine, domandare il consiglio di persone che possano farci vedere le cose sotto la giusta luce.
A tale proposito dobbiamo sapere che ogni persona potrà incontrare, soprattutto nella propria vita spirituale, alcune situazioni in cui non sempre sarà in grado di discernere e mantenersi nella pace senza ricorrere ad una guida spirituale. Il Signore non vuole che siamo autosufficienti. Fa parte della sua pedagogia permettere che a volte ci ritroviamo nell’impossibilità di trovare luce e pace da soli, senza la mediazione di un’altra persona con la quale ci confidiamo. Dobbiamo sapere che talvolta non possiamo trovare da soli, senza l’aiuto di qualcuno a cui apriamo l’anima, quella pace interiore tanto preziosa. Sant’Alfonso de’ Liguori è stato un direttore di anime senza eguale, ma per quanto concerneva la sua vita spirituale era spesso incapace di orientarsi senza l’aiuto di una persona alla quale aprirsi e ubbidire.
Vi è in questa apertura del cuore un atteggiamento di umiltà molto gradito al Signore, che spesso neutralizza le trappole che il nemico ci tende per farci cadere in errore e turbarci.
Ritorniamo al nostro argomento della pace nel decidere. Quando ci sforziamo di ricercare la volontà di Dio, spesso il Signore ci parla in diversi modi e ci fa comprendere chiaramente come dobbiamo agire, soprattutto se si tratta di decisioni importanti. Ma può succedere che una persona, pur ricercando con tutto il cuore la volontà del Signore, non riceva una risposta chiara. In situazioni in cui ci chiediamo (e dobbiamo farlo) qual è la volontà del Signore, non sempre otteniamo una risposta, almeno per cose non fondamentali.
Questo è del tutto normale! Dio ci lascia semplicemente liberi e, per ragioni sue, non si manifesta. È bene saperlo, perché spesso succede che alcuni, per paura di sbagliare o di non fare la sua volontà, cercano di avere una risposta a tutti i costi: allora, si moltiplicano le riflessioni, le preghiere, si apre dieci volte la Bibbia per leggere un testo e avere la luce desiderata, ecc. Malgrado questo (che inquieta e turba ancor di più), non si vede più chiaro: si ha un testo, ma non si sa come interpretarlo e così via.
tratto da “La pace del cuore” di J.Philippe (ed. Dehoniane – Roma)