Un libro a settimana: Quando il maestro parla al cuore di G. Courtois
Pensa un po’ più spesso alle cose che mi rallegrano: la mia venuta nelle anime dei bambini, la purezza dei loro cuori e dei loro sguardi, i loro sacrifici d’amore a volte tanto generosi, la semplicità e la totalitàdel dono di se stessi. Io mi effondo in numerose anime di bambini nelle quali non c’è ancora nebbia nociva che offusca il cristallo della loro innocenza, poiché dei buoni educatori hanno saputo condurli, guidarli, incoraggiarli verso di me.
Chi mi rallegra è il sacerdote fedele allo Spirito Santo e alla Madre mia, che ha acquisito progressivamente una percezione quasi costante della mia presenza e agisce in conseguenza. Chi mi rallegra sono, in tutti gli ambienti e in tutti i paesi, le anime semplici, che non danno adito all’orgoglio, che non si preoccupano della loro persona, che non pensano tanto a se stesse quanto agli altri, in una parola, che si dimenticano spontaneamente per vivere al servizio del mio amore.
Amami come voglio essere amato e che ciò si senta. Ama i fratelli come voglio che li ami e che ciò sisenta. Distàccati da te stesso, decèntrati da te per centrarti su di me e che ciò si senta!
Non dimenticarmi. Se sapessi quanto spesso vengo dimenticato, persino dai miei migliori amici, persino da te! Chiedimi spesso la grazia di non dimenticarmi. Tu intuisci quale arricchimento procurerebbe a un’anima, e per mezzo suo a tutte le anime che dipendono da lei, il fatto di non dimenticarmi mai, almeno per quanto le circostanze glielo permettono.
Non dimenticare la mia presenza vicino a te, in te, nel prossimo, nell’Ostia.
Il fatto di ricordarti della mia presenza trasfigura tutto ciò che fai: tu illumini di luce divina i tuoi pensieri, le tue parole, le tue azioni, i tuoi sacrifici, le tue pene e le tue gioie.
Non dimenticare i miei desideri:
- quelli che riguardano la gloria del Padre mio, l’avanzamento del mio Regno nel cuore degli uomini, lasantificazione della mia Chiesa;
- quelli che riguardano te, ossia quelli che riguardano la realizzazione dei voleri del Padre su di te… ilsuo progetto eterno nei tuoi riguardi, riguardo al tuo posto nella storia sacra dell’umanità.
Io ti guido. Sii nella pace, ma non dimenticarmi. Io sono colui che tutto trasforma e tutto trasfigura non appena mi si chiama in aiuto. Quando mi inviti ad unirmi a te, tutto ciò che operi o tutto ciò che soffri assume un valore speciale, un valore divino. Profittane, dunque, poiché questo dà alla tua vita un’autentica dimensione di eternità.
A volte devi scuoterti per non lasciarti riassorbire dai tuoi problemi personali. Io agisco continuamentein te e con te, allevio l’incertezza e la lotta della tua vita ogniqualvolta mi inviti a farlo. Non credere checiò che ho da chiederti sia tanto difficile. Voglio guidarti più con questa comunione costante e amorosaalla mia divina Presenza in te, che non con sofferenze sopportate eroicamente.
Condividi tutto con me. Inseriscimi in tutto ciò che fai. Chiedimi più spesso aiuto e consiglio. Raddoppierai la tua gioia interiore, poiché io sono sorgente zampillante di viva gioia. Che peccato che io venga presentato come un essere austero, inumano, contristante! La comunione al mio amore oltrepassa tutte le pene e le trasfigura in gioie calme e rasserenanti.
tratto da “Quando il maestro parla al cuore” di Gaston Courtois (edizioni San Paolo )