Un libro a settimana: La pace del cuore di di J.Philippe

17. La via regale dell’amore

Perché in definitiva la via migliore è questa maniera di procedere basata sulla pace, la libertà, l’abbandono fiducioso in Dio, l’accettazione tranquilla delle nostre infermità ed anche delle cadute? Perché la sola vera perfezione è quella dell’amore. In questa via vi è più amore vero per Dio. Suor Faustina diceva: « Quando non so che fare, interrogo l’amore, è lui che mi consiglia per il meglio ». Il Signore ci chiama alla perfezione: « Siate perfetti come il vostro Padre del ciclo è perfetto! ». Ma secondo il Vangelo è più perfetto colui che ama di più, non colui che si comporta in modo esternamente irreprensibile.

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16. L’inquietudine di fronte a decisioni da prendere (seconda parte)

Dobbiamo invece accettare tranquillamente che il Signore ci lasci nell’incertezza e non voler « forzare le cose » inutilmente. Ascoltiamo cosa ci suggerisce allora suor Faustina Kowalska: « Quando non sappiamo cosa sia meglio fare, dobbiamo riflettere, considerare e prendere consiglio, perché non abbiamo il diritto di agire nell’indecisione della coscienza. Nell’indecisione (in caso essa perduri), bisogna dirsi: qualunque cosa io faccia andrà bene, visto che ho l’intenzione di fare del mio meglio. Quanto noi consideriamo buono, Dio lo accetta e lo considera come buono. Non ci si rattristi, se dopo un certo tempo non si vedono buoni risultati. Dio guarda l’intenzione con cui avviamo le cose e accorderà la ricompensa secondo questa intenzione. E’ un principio che dobbiamo seguire » (Diario spirituale).

Spesso ci tormentiamo eccessivamente a proposito delle nostre decisioni. Così come c’è una falsa umiltà e una falsa compassione, esiste a volte ciò che potremmo chiamare una « falsa obbedienza » a Dio: vorremmo essere sempre e assolutamente certi di fare la sua volontà in ogni scelta anche piccola e non sbagliare mai. In questo atteggiamento c’è tuttavia qualcosa che non è proprio giusto, per diversi motivi.

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