Maria Ss.ma assunta in cielo

Alla tua destra la regina in ori di Ofir”! Queste parole del salmo che ci viene proclamato oggi le ascoltiamo come profezia del mistero che stiamo celebrando. Chi può essere la regina che sta alla destra di Dio? Noi non dubitiamo: è colei che nel vangelo viene proclamata “ beata” e dichiarata “ benedetta fra le donne” e “ madre del mio Signore”. La nostra gioia per questa festa è partecipazione alla gioia di Dio per la sua creatura, accolta oggi nella gloria dei cieli. Questa gioia è occasione per noi di guardare alla vita di Maria per averne consolazione, forza e contentezza nel continuare il nostro cammino nel mondo.

Le parole con cui Maria loda Dio davanti alla sua parente Elisabetta ci attestano che ella non viveva fuori del mondo. Il suo cuore era fisso in Dio, in cui trovava gioia e pace, ma ella sapeva di abitare in un mondo dove il peccato produce sofferenze su sofferenze. Ella loda Dio, gode di lui, gode del suo modo di fare, che è quello di un Padre. Maria vede Dio attento ai piccoli, a chi è nascosto, a chi è impegnato ad amarlo! Lo vede però anche forte e grande, più forte e più grande di quegli uomini che fanno soffrire i piccoli e i poveri. Ella sa che i superbi, i potenti, i ricchi, coloro che usano i doni di Dio per se stessi seminando sofferenza attorno a sè, non godono del favore di Dio e saranno abbassati e piangeranno.

Maria sta alla destra di questo Dio: sta  alla sua destra per godere e per distribuire la sua misericordia! Misericordia di Dio non è soltanto risollevare la sorte degli oppressi, ma anche togliere la superbia dal cuore del superbo affinché non vada in perdizione, togliere dalle mani dei ricchi la ricchezza, che nelle loro mani è tentazione troppo pericolosa, abbassare i troni dei potenti, perché non cedano alla seduzione di ritenersi come Dio, o addirittura superiori a lui. Dio ama tutti, e perciò vuole e deve mettere superbi, potenti e ricchi nella condizione di essere salvati da ciò che li sta tentando e rovinando. Maria sa in quale mondo vive, è realista. Ella conosce la bontà e la misericordia di Dio, e se ne fa strumento rendendosi disponibile alla sua volontà.

Questa sua disponibilità è la disponibilità a condividere con il Figlio di Dio la sofferenza della croce, che poi viene da lei condivisa con la Chiesa, pure perseguitata dalle forze del male, o meglio, del Maligno.

La prima lettura, con immagini apocalittiche da visione profetica, ci presenta la situazione della Chiesa in tempi di persecuzione, come sono stati e come sono ancora e saranno sempre. Maria, primizia della Chiesa, è la prima a soffrire, già con Gesù e poi con gli apostoli, l’odio del mondo contro di lei. Ma è pure la prima a esser rivestita della gloria del Figlio suo: oggi con tutta la Chiesa la proclamiamo beata, e con Dio stesso, che onora coloro che servono Gesù, la onoriamo donandole il titolo di regina che siede alla destra del Re, il Figlio suo, benedetto nei secoli! Uniti ai santi di tutti i tempi crediamo che Dio l’ha premiata per la sua fedeltà e l’ha assunta nella gloria, in modo da essere partecipe di quella di Gesù risorto.

Noi non sappiamo esprimere con parole adeguate questo mistero, e ogni nostra espressione rischia di essere fraintesa; correndo questo rischio diciamo che “ Maria è assunta in cielo in anima e corpo”. Tutta la sua persona è illuminata, tutta la sua storia è una storia di grazia, tutto il suo essere è gradito a Dio.

Noi amiamo Maria, esprimendo in tal modo un aspetto del nostro amore a Gesù e al Padre. Guardiamo a lei come esempio di fedeltà, di discernimento e di sapienza, di serietà e di disponibilità, di fortezza nel soffrire per amore del Signore e di umiltà nel vivere cercando il nascondimento e la discrezione.

Maria, madre di Gesù, ottienici dal Padre di seguire il tuo esempio per non lasciarci sedurre dalle tentazioni del mondo che ci attornia e ci vuole allontanare da Gesù, tuo Figlio! Ottienici di amare il Figlio tuo come l’hai amato tu, per offrirlo con generosità ai nostri fratelli! Maria, regina del nostro cuore!

don Vigilio Covi